Cuba

Una identità in movimento


Sei anni fa è stato creato il Congresso di Anatomia Patologica Italia-Cuba a Trieste


Il Gruppo di Ricerca in Anatomia Patologica (GRAP) di Trieste è un'associazione senza fini di lucro che ha lo scopo di organizzare corsi teorico-pratici, convegni, lezioni, missioni ed ogni altra attività finalizzata allo sviluppo ed alla diffusione dell'Anatomia, Istologia e Citologia patologica. Da 6 anni ha organizzato il Congresso di Anatomia Patologica Italia–Cuba nato da una collaborazione con la SCAP (Società degli Anatomopatologi Cubani). Il congresso è una importante occasione di incontro fra operatori specializzati ed offre la possibilità di cooperare nel settore socio sanitario sia dal punto formativo (scientifico–didattico) che informativo in relazione alle patologie maggiormente presenti nei due Paesi. Nel corso di questi sei anni il congresso è stato organizzato di volta in volta in città cubane diverse per offrire la possibilità al maggior numero di patologi cubani di partecipare. Si è in questo modo avviata una collaborazione sempre più stretta fra i diversi soggetti coinvolti. I contatti con la realtà sanitaria di Cuba hanno anche prodotto il miglioramento di alcune attrezzature di laboratorio e l'aggiornamento di testi scientifici, in quanto, in occasione dei diversi incontri, si è cercato di fornire ai colleghi cubani materiale utile al loro lavoro. Ciò è avvenuto a livello per lo più volontario. I frequenti rapporti hanno permesso inoltre di conoscere la situazione relativa al tipo di intervento che si intende promuovere attraverso questo progetto e di analizzarla assieme ai partners locali.

Il sistema di sanità pubblica cubano, con il suo programma di medicina familiare è stato raccomandato a suo tempo come modello dall'OMS. Cuba ha cancellato le malattie infettive che rappresentano una piaga nei paesi in via di sviluppo. I cubani oggi si ammalano principalmente delle stesse patologie che affliggono i paesi economicamente sviluppati ed il cancro è una delle principali cause di morte. L'embargo ha causato un deterioramento significativo anche nel settore sanitario rendendo problematici l'aggiornamento e il reperimento di strumentazione e medicinali. Per quanto riguarda la mortalità dovuta ai tumori che colpiscono le donne, nel caso particolare della cervice uterina, vi è un'alta incidenza. Potenzialmente il programma di prevenzione in atto dal 1970 avrebbe dovuto garantire alle donne un miglioramento delle condizioni di salute. Tuttavia negli ultimi 15 anni nel Paese non si osservata, come attesa, la diminuzione costante della mortalità. In seguito ai numerosi contatti e alle precedenti esperienze di collaborazione, assieme ai colleghi dell'Istituto di Anatomia patologica di Santiago, si è considerata la situazione della Provincia di Santiago per quanto riguarda il programma di prevenzione del tumore alla cervice uterina. Anche in questa comunità la sua incidenza è alta e il numero dei decessi non tende a diminuire.

Uno dei primi interessi da parte della comunità socio sanitaria quindi è quello di sottoporre a verifica le diverse fasi della prevenzione per capire quale possa essere il punto debole del programma. Questo approfondimento è utile anche al programma di prevenzione adottato nella Regione Friuli Venezia Giulia dal 1999, soprattutto per quanto riguarda il valore della prevenzione in sé e il coinvolgimento delle persone a cui si rivolge. Nel caso specifico le donne. Per quanto riguarda i problemi connessi con lo screening, l'attuale situazione è determinata anche dalla carenza di strumentazione per il rilevamento dei dati, come segnalato dallo stesso Istituto di Anatomia patologica dell'Ospedale Clinico-Chirurgico di Santiago. Tale difficoltà tecnica rende anche difficile la pratica di una professionalità medico scientifica che è pure ben presente in questo Paese.

Nel territorio preso in considerazione (provincia di Santiago) vi è un rilevante tasso di mortalità femminile dovuto alla forte incidenza di tumori della cervice uterina che persiste nonostante il programma di prevenzione messo in atto da circa 20 anni dalle strutture sanitarie locali. Il progetto di cooperazione interviene nel processo di diagnosi precoce per identificare e risolvere eventuali situazioni di deficit. Si propone perciò di seguire tutte le fasi di questo processo approfondendo e diversificando l'attività di scambio e di incontro già esistente attraverso la cooperazione con le strutture territoriali e le comunità locali, sanitarie e scientifiche mettendo a confronto l'esperienza regionale con quella cubana.

Il progetto presenta tre aspetti principali:

Per quanto riguarda il primo aspetto, l'attività di cooperazione si inserisce nel programma di prevenzione già avviato dalle strutture locali, prevedendo:

Il secondo aspetto interessa in maniera più specifica le diverse fasi di organizzazione del programma di prevenzione: dalla prima fase di contatto con le utenti, all'attività di prelievo, all'allestimento del preparato sul vetrino, all'interpretazione al microscopio e alla lettura dei dati per giungere infine all'analisi statistica degli stessi. In questo caso è previsto un monitoraggio dell'attività di screening nei diversi momenti che la compongono, evidenziando eventuali limiti strutturali dovuti alla mancanza di dotazioni adeguate sia dal punto di vista della strumentazione (es. microscopi), che dal punto di vista del materiale utile ad effettuare gli esami con qualità.

Ma il programma di prevenzione deve essere condiviso anche e soprattutto dalla comunità coinvolta e dalle donne a cui la prevenzione stessa si rivolge. Sono previsti così alcuni incontri con la popolazione femminile interessata dallo screening e con le associazioni che si occupano della salute delle donne sia nella provincia cubana che nella nostra regione. La messa in rete di questa esperienza può essere utile in quanto la risposta al programma regionale di screening la cui copertura è di circa il 60% delle donne interessate, può essere migliorata attraverso una maggiore divulgazione e condivisione. Si prevede perciò il coinvolgimento di associazioni ed enti che si occupano in particolare della salute delle donne.

Rilevante è l'aspetto sociale del progetto di cooperazione che prevede da un lato un miglioramento dell'aspettativa di vita delle donne di questa provincia e quindi della qualità della vita dell'intera comunità; dall'altro lato si inserisce inoltre il rilievo culturale promosso attraverso lo scambio di informazioni e la comparazione con il programma locale di screening.

In riferimento a questo ultimo aspetto va sottolineato che sul territorio regionale lo screening per il cervicocarcinoma viene praticato dal 1999; il progetto prevede quindi un confronto fra le metodologie in essere nelle due realtà. Questo dà la possibilità di analizzare le difficoltà incontrate e le azioni intraprese con controlli di qualità incrociati fra le due realtà.

Il progetto prende in considerazione una patologia che colpisce solo le donne. Questo dato diventa estremamente rilevante per quanto riguarda la questione dell'approccio di genere che assume in questo contesto un carattere particolarmente delicato.

In occasione della Quarta Conferenza Mondiale sulle Donne tenutasi a Pechino nel 1995 è stato riconosciuto il diritto delle donne agli standard più elevati di salute fisica e mentale e la necessità di garantire a donne e ragazze un accesso universale a servizi e assistenza sanitaria appropriati. La maggioranza infatti delle donne nell'intero pianeta continua a ricevere un accesso diseguale ai servizi sanitari di base rispetto alla popolazione maschile. La ventitreesima Sessione speciale dell'Assemblea generale dell'Onu "Donne 2000. Uguaglianza di genere, sviluppo e pace per il 21° secolo", ribadisce gli impegni dei diversi governi nei confronti della Quarta Conferenza mondiale sulle donne del '95 e fra le principali priorità sanitarie comprende oltre alla prevenzione delle gravidanze indesiderate, dell'osteoporosi e delle malattie a trasmissione sessuale, la prevenzione, diagnosi e cura del cancro della cervice dell'utero e delle ovaie e del tumore alla mammella.


Fonte: Granma Internacional Digital
http://www.granma.cu/italiano/2005/agosto/vier12/anatomia.html

Granma. Órgano Oficial del Comité Central del Partido Comunista de Cuba

(L'Avana. 12 Agosto 2005)


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