Cuba

Una identità in movimento


Relazione del viaggio a Cuba della Delegazione del Circolo Italia-Cuba di San Remo

Gio Batta Prevosto (Titen)


    — In Oriente no, non si può andare, piove da molti giorni, l'acqua ha rotto le strade...

A casa d'Irina aspettavamo che Roberto, proprio quel Roberto Rodríguez dell'Istituto Cubano per l'Amicizia tra i Popoli (ICAP), ci desse il segnale di via libera per la nostra partenza alla volta della provincia del Granma. Erano ormai giorni che la nostra Delegazione aveva portato a termine il primo dei suoi compiti: la consegna della lettera dell'Assessore alla Cultura del Comune di San Remo ai responsabili dell'ufficio di cooperazione con l'estero della "Oficina del Historiador de la Ciudad de La Habana". Era la fase conclusiva di una lunga mediazione in cui si era impegnato il nostro Circolo per portare all'Avana la bella mostra su Italo Calvino che la Biblioteca di San Remo ha realizzato. Considerato che Italo è nato a Cuba, a Santiago de Las Vegas, nei dintorni de L'Avana, abbiamo ritenuto doveroso che la mostra fosse esposta anche in quel luogo.

El Historiador, lo Storico in italiano, si chiama Eusebio Leal ed io credo che non sia del tutto umano: Cuba è un'isola popolata da santi e santeri oltre che da rivoluzionari e molte volte i soggetti sono i medesimi. Nel caso del Dr. Eusebio Leal non posso fare a meno di dichiarare la mia stupita ammirazione per il lavoro di recupero realizzato nei quartieri storici della città con pochissime risorse a disposizione: pensate che le opere di restauro sono iniziate proprio negli anni '90, in pieno "periodo especial", quando erano fortunati i cubani che avevano qualche buccia di banana o qualche erba selvatica semicommestibile da mangiare (e se lo ricordino i Savonarola sempre pronti ad alzare il dito per condannare non importa se la buca sul marciapiede o la j"inetera" o la presenza del poliziotto all'angolo della strada). Oggi l'Oficina è una grande struttura che opera su diversi livelli: si occupa ancora dei cantieri, che continuano a lavorare alacremente nella riedificazione dei palazzi dell'Avana Vecchia, rivisitandoli anche in chiave genialmente moderna, quando gli edifici sono irrimediabilmente danneggiati, ma si occupa anche di turismo, di trasporti, di investimenti immobiliari, di edilizia sociale, di scuole, di centri per anziani e per madri sole e risponde del suo operato direttamente al Consiglio dei Ministri. Qualcuno in Italia parla di decentramento, valorizzazione del patrimonio culturale, reperibilità delle risorse sul territorio? Venga da queste parti a fare un giro...

Nelle province orientali, la tempesta tropicale Noel, imperversava ormai da 19 giorni e 19 notti consecutive. I giornali e la televisione riportavano la stima dei danni in milioni di dollari. La parte più colpita era proprio la provincia Granma: si erano ormai perse le semine e la maggior parte dei raccolti erano marciti sotto l'acqua ed il fango. Río Cauto era il municipio più colpito, ma molti danni aveva subito anche Guisa, cittadina ricca di tradizioni storiche e gemellata con il nostro comune di Ceriana, che era anche la meta prefissata dal nostro itinerario: a Guisa dovevamo seguire lo svolgimento del premio letterario italo-cubano di poesia "Le radici della Palma e dell'Ulivo — premio Gian Luigi Nespoli". Si era svolta il mese precedente la premiazione della sessione italiana ed era prevista in novembre quella della sessione cubana: avevamo con noi diplomi, medaglie ed il denaro che la CGIL di Imperia aveva voluto destinare all'evento. Ma dovevamo aspettare. Nel frattempo si fa un salto a vedere i mogotes di Viñales, si visitano i musei, si va a trovare l'amico Froilán González che ci propone un video: vedremo, se troveremo le risorse...


Linee strategiche dell'Oficina del Historiador


II

Mattina. Squilla il telefono:

    — Ho parlato con Guevara, le strade sono ora praticabili, vi aspetta al più presto.

Era Roberto. Leonardo Guevara è il responsabile dell'ICAP della città di Bayamo, capoluogo della provincia del Granma e culla del sentimento di nazionalità dei cubani. La storia di Cuba nasce in questo luogo: qui Carlos Manuel De Céspedes liberò gli schiavi e proclamò l'indipendenza di Cuba dalla Spagna nel 1868, a queste coste, nel 1956, dal Messico giunse lo yacht Granma con a bordo Fidel Castro, Che Guevara ed i loro compagni, 82 uomini in tutto, che diedero inizio alla lotta rivoluzionaria conclusasi vittoriosa nel 1959: per questo la provincia si chiama Granma.

Bene. Si parte. Tappa di poche ore a Santa Clara, per visitare il Mausoleo del Che Guevara e dare un'occhiata alla città dalla collina del Mirador, poi dritti a Bayamo. È un viaggio di parecchie centinaia di chilometri: devi percorrere quasi tutta l'isola per lungo e quando arrivi hai i piedi gonfi e mal di schiena, pur che i pullman di Viazul siano comodissimi.

Durante il viaggio incontriamo bananeti sommersi, strade dissestate dalle forti piogge, qualche casa distrutta dal fango, altre con il tetto divelto.

L'economia dell'isola è danneggiata principalmente da due cose: le tempeste ed il Bloqueo.

Per le tempeste, i cubani sono organizzati. Uragani che a Haiti, Santo Domingo ma anche negli stessi USA, ricordando l'uragano Katrina a Nuova Orleans, producono sequele impressionanti di vittime, a Cuba non fanno registrare perdite di vite umane, se non in minima misura. Questa tempesta tropicale, per esempio, ha causato la sola perdita di un temerario che voleva guadare un fiume in piena a cavallo.

Il Bloqueo è invece la cosa più malvagia, inumana e nello stesso tempo stupida che nei miei ormai non pochi anni ho conosciuto: sono le sanzioni che gli Stati Uniti, in modo unilaterale, hanno imposto a Cuba sin dall'inizio della Rivoluzione.

Sono colpiti tutti gli aspetti della vita economica e sociale perché impedisce che Cuba possa rifornirsi di prodotti indispensabili, come medicine, macchinari sanitari, componenti informatici, e che per molti altri prodotti debba usare triangolazioni con paesi terzi e molto lontani, così che il costo risulta enormemente più alto di quello del normale mercato internazionale. Questa amministrazione statunitense è arrivata a proibire l'uso di prodotti cubani, le rimesse ai parenti in Cuba, i viaggi a Cuba dei cittadini d'origine cubana, ha colpito con multe e sanzioni varie compagnie commerciali, banche ed industrie anche esterne agli USA perché hanno avuto rapporti d'affari con Cuba, ecc.

Naturalmente tutto ciò che riescono ad ottenere, oltre alla sofferenza di un intero popolo, è che i cubani si rafforzino sempre più nella convinzione di difendere la propria dignità ed indipendenza. Le Nazioni Unite hanno sempre condannato questa forma d'aggressione e di vera e propria guerra economica e commerciale, ma gli USA non si sono mai curati di rispettare le risoluzioni che non fanno loro comodo.

A Bayamo mia moglie Grazia ed io siamo ospiti di Yanet. È una giovane donna che ha già una laurea in economia ma vuole specializzarsi in psicologia dell'età evolutiva ed alla sera frequenta i corsi per adulti che si svolgono nei locali di una scuola secondaria: secondo i principi rivoluzionari è l'università che deve essere in grado di essere il più vicino possibile agli studenti, la chiamano Università Universale.

Yanet al giorno rassetta la casa, si prende cura degli ospiti, cucina ed alla sera studia, il marito lavora in una fabbrica di bibite, il padre lavora a L'Avana: è il responsabile delle acque di Cuba e prima era il vicepresidente della provincia, la madre è la responsabile delle farmacie della provincia.

Yanet lava la biancheria ed il marito imbottiglia le gassose in fabbrica: gente semplice, importante.


III

      Guisa, 19 de Novembre de 2007
      Año 49 de la Revolución

    Por medio de la presente agradecemos el gesto de amistad y colaboración etc., etc., etc.

    Viva la amistad Cuba-Italia.

    Carlos Antonio Carrasco Peña
    Secretario Asamblea Municipal

Il fatto è che ci siamo chiesti: che senso ha premiare delle poesie in mezzo al disastro? Non che la cultura sia meno importante, ma in quel momento la priorità ci sembrava il recupero dai danni dell'alluvione. È stupido distogliere delle risorse dall'opera di ricostruzione, siano esse umane o materiali. Così abbiamo deciso di rimandare la premiazione del concorso letterario a febbraio del 2009, nel frattempo, con l'editore ENNEPILIBRI, prepareremo il libro, bilingue, con le opere premiate che presenteremo nell'occasione, ed il denaro che avevamo a disposizione lo abbiamo devoluto al municipio di Guisa come contributo per la ricostruzione, i cubani fanno miracoli con 1.500 dollari. Naturalmente abbiamo ottenuto l'assenso della nostra importante controparte per il premio letterario: l'Istituto per il Patrimonio Culturale della Provincia del Granma, nella persona del suo funzionario Alcides García Carrazana, un giovane e preparato giornalista responsabile delle comunicazioni.

Avevamo ancora un compito a Bayamo: mettere in comunicazione l'Associazione delle Donne Cubane della provincia con l'Associazione Educare per Amore di San Remo. I primi contatti saranno uno scambio reciproco d'informazioni, di know how, come si dice ora nella lingua anglosassone.

L'Associazione delle Donne Cubane ha un ruolo importantissimo che è quello di monitoraggio sociale, d'intervento in caso di necessità, per esempio maltrattamenti a minori o a donne o evasione dagli obblighi scolastici o famiglie con scarse risorse, di coordinare gli aiuti in calamità come quella appena trascorsa della tempesta tropicale. Sono loro che coordinano i lavoratori sociali e danno loro le linee guida a cui attenersi. Si deve a loro se in caso d'evacuazione preventiva agli uragani, nessuno resta all'addiaccio o alla mercè degli agenti atmosferici. L'Associazione delle Donne Cubane è un'organizzazione di massa perché comprende oltre il 70 per cento delle donne del luogo.


Panorama dal mirador di Guisa


IV

E giunse il momento di partire per Santiago de Cuba.

Santiago è considerata la più peccaminosa delle città cubane. A Santiago l'elemento etnico africano è molto presente e la sua cultura molto importante. Probabilmente per questo fu la città d'elezione del poeta nostro amico, Gian Luigi Nespoli, che lì si sposò due volte ed a questa città, alle sue donne, ai suoi monumenti ed ai suoi eroi dedicò molte delle sue poesie. Venne poi a morire a San Remo, corroso giorno dopo giorno dalla sclerosi laterale amiotrofica. Pubblicammo un libro a quattro mani, poco prima che morisse, una parte sua che volle chiamare "Paradéisos" dedicata a Cuba, ed una mia dal titolo "Uomini ed Acque" e che è un viaggio che inizia nelle mie valli e giunge nell'isola. Il titolo del libro è "Fiume Oceano" ed è edito da ENNEPILIBRI di Imperia.

Furono gli amici artisti e scrittori santiagheri di Gian Luigi che vollero che andassi a presentare "Fiume Oceano" alla libreria dell'Ateneo. Aveva organizzato tutto Nadereau, un gigante nero dalla ancor più gigantesca sensibilità, che non so se apprezzare di più come poeta o come pittore. Avevo letto alcuni suoi sonetti, precisi ed impeccabili nella metrica e nel linguaggio, barriere e grate atte a contenere il suo spirito esplosivo e dirompente, ma fresco e gentile contemporaneamente, di cui i suoi quadri sono colmi. Valarino invece pare quasi burbero e scontroso, sia nel contatto fisico, nella voce, che nei suoi versi senza autocensura, eppure è stato a mia disposizione per ore, guidandomi nelle salite e discese delle strade di Santiago, al servizio delle mie curiosità e della mia dabbenaggine.

Nancy è una poetessa nera e sensuale, che scrive versi ai santi del pantheon africano ed all'amore, in tutte le sue forme.

La sala era piena. La mia amica Irina mi disse una volta che i cubani hanno una strana abitudine: partecipano. Quando iniziai a parlare di Gian Luigi e della sua poesia, a molti luccicavano gli occhi.

Changó, divinità africana identificata con Santa Barbara nella religione sincretica cubana che prende il nome di Santeria


Changó, divinità africana identificata con Santa Barbara nella religione sincretica cubana che prende il nome di Santería


V

Venne anche l'ora di ripartire da Santiago. Una tappa a Trinidad e ritorno all'Avana.

Susanna e Giorgio sono i compagni del Circolo di San Remo che con Corrado, mia moglie Grazia e naturalmente chi scrive, hanno formato la Delegazione che ha girato per l'isola. Susanna e Giorgio non sono più giovanissimi, ma hanno la fortuna di essere innamorati. Quando sei innamorato hai occhi solo per chi ami: questo fu il motivo per cui sul bus Viazul riuscirono a farsi rubare la fotocamera, il cellulare ed altro ancora.

Mariuoli e malandrini esistono sotto tutte le latitudini.

All'Avana ci aspettava ancora una missione da compiere: eravamo invitati alla "Convocatoria del Premio Literario Italo Calvino 2008". Il premio Italo Calvino è a Cuba il riconoscimento maggiore che un romanziere può desiderare. All'Università dell'Avana esiste un'Aula Italo Calvino che con l'Università Roma3 di Montecassino e l'associazione italiana ARCI, organizza proprio quest'evento letterario.

Noi del Circolo Italia-Cuba di San Remo abbiamo sempre sostenuto che il nostro comune, che fu quello dove Italo, figlio del sanremese Mario Calvino, trovò istruzione ed educazione, si arruolò nelle bande partigiane e scrisse ed ambientò la maggior parte delle sue opere, dovrebbe partecipare e sostenere l'organizzazione di questo importante evento culturale che non può considerarsi solamente cubano.

Queste cose le abbiamo ribadite ancora una volta in quel contesto, alla presenza di S.E. l'Ambasciatore della Repubblica Italiana e molte importanti personalità della politica e della cultura, trovando il sostegno di molti dei presenti.

Arrivò così anche il momento di ripartire ed accomiatarci dagli amici che ci sostennero in quest'avventura cubana, Yamilet e le sue due bambine sono sempre state nel nostro cuore: ora lo saranno ancora di più. Grazie a Roberto, Indira, Guevara ed a tutti i compagni dell'ICAP per l'aiuto ed il prezioso lavoro che svolgono. Grazie alle meravigliose funzionarie dell'Oficina del Historiador: Gretel, Elvilayne e Kresla, che hanno voluto dedicarci tanto del loro tempo. Grazie agli amici di Santiago della Casa del Caribe e della libreria dell'Ateneo. Grazie ai molti che non ho menzionato. Grazie anche a voi che avete avuto la pazienza di leggere queste righe.




Pagina inviata dall'Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba. Circolo di San Remo
(11 dicembre 2007)


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