Cuba

Una identità in movimento


È morto Gino Donè Paro. Uno dei protagonisti della storica spedizione del Granma, con Fidel

Gianfranco Ginestri


Gino Donè ParoNel 1956, all'età di 32 anni, fu l'unico europeo a partecipare alla spedizione cubana dal Messico a Cuba. Dal 2003 Gino, vedovo e senza figli, abitava a Noventa di Piave, in provincia di Venezia, con la nipote Silvana.

A Cuba, nell'archivio storico delle FAR (Forze Armate Rivoluzionarie) c'è un dossier su Gino Donè Paro, l'unico europeo partecipante al "Desembarco del Granma" del 1956.

Di due anni più vecchio di Fidel Castro, Gino era nato da genitori braccianti il 18 maggio 1924 a Monastier di Treviso, vicino a Venezia.

Dopo le scuole andò militare e l'8 settembre 1943 a Pola. Tornò a casa e diventò partigiano con la Missione Nelson e con il Comandante Guido, un ingegnere milanese italo-americano operante nell'area della laguna veneziana. Alla fine della guerra ricevette un encomio dal Generale Alexander e poi emigrò a Cuba passando dal Canada.

Nel 1951 lavorava all'Avana come carpentiere nella grande Plaza Civica: l'attuale Plaza de la Revolución.

Nel 1952 Gino si fidanzò con Olga Norma Turino Guerra, giovane rivoluzionaria di ricca famiglia cubana, abitante nella città coloniale di Trinidad, amica di Aleida March di Santa Clara, futura 2.a moglie del Che.

Entrò poi nel "Movimento 26 Luglio", chiamato con la sigla "M-26-7", dalla data dell'assalto dei ribelli (il 26 Luglio 1953) alle caserme di Bayamo e Santiago di Cuba.

Nel 1954 Gino si sposò. Poi nel 1955 e 1956, diventato tesoriere del "M-26-7" di Santa Clara, fu incaricato dal dirigente Faustino Perez di portare reclute e soldi in Messico, dove lo attendeva Fidel che doveva comprare il battello Granma. (Gino così divenne amico del medico asmatico Che Guevara, che gli confidò che se non avesse incontrato Fidel sarebbe emigrato in Italia per specializzarsi contro l'asma, nella facoltà di medicina di Bologna. Gino diventò amico anche di Fidel e di Raul e, come ex partigiano, collaborava agli addestramenti militari.

Il 25 novembre del 1956 partì dal porto messicano di Tuxpan tra gli 82 patrioti del battello Granma. A bordo il suo grado era quello di Tenente del Terzo Plotone comandato dal Capitano Raúl, fratello di Fidel. Gli 82 sul Granma erano: 78 cubani, più un argentino (Che), più un messicano (Alfonso), più un domenicano (Ramon), più Gino (detto El Italiano).

Sul passaporto italiano c'era scritto Gino Donè, ma all'anagrafe cubana, quando si è sposò, fu registrato col nome di Gino Donè Paro, cioè anche con il cognome materno.

Dopo lo sfortunato sbarco del 2 dicembre 1956 nell'Oriente Cubano, ai piedi della Sierra Maestra, e dopo la decimazione subita ad Alegria de Pio dai soldati batistiani, Gino tornò clandestinamente a Santa Clara, dove nel Natale 1956 partecipò ad azioni di sabotaggio contro postazioni militari, assieme all'amica Aleida March. Ma nel gennaio 1957 ricevette l'ordine dal "M-26-7" di andare all'estero salpando da Trinidad.

Dopo mezzo secolo Gino ha detto che:

    "Dopo il Desembarco del Granma, abbiamo fatto quello che abbiamo potuto, chi in una forma e chi in un'altra. Io che ero straniero ero il più indicato per starmene lontano e fare ciò che nella Sierra non avrei potuto fare. C'era necessità di collegamenti, di notizie, d'informazioni, di soldi, di armi, e di molte altre cose. Chi con le armi e chi senza armi ha fatto quello che doveva fare. E anch'io".

Nel 1996, alla Fiera Turistica di Varadero, a Cuba, il Comandante Jesús Montané Oropésa, "moncadista-granmista" da sempre assistente di Fidel, durante una intervista con Gianfranco Ginestri, disse:

    "Gino era il più adulto, il più serio, il più disciplinato; e dopo la nostra vittoria non ha mai cercato privilegi; e ogni tanto ci telefoniamo".

L'ultima volta che Gino fu ospite di Montané a Cuba avvenne in occasione del 40° dello sbarco del "Granma", nel dicembre 1996. Jesús Montané è morto nel 1999.

Gino, nel 2003 (senza figli e vedovo due volte: della cubana Olga Norma e della portoricana Tony Antonia) era andato a vivere a Noventa di Piave, vicino a San Donà, in provincia di Venezia, dall'amata nipote Silvana.

All'Avana è in contatto con il suo compagno "granmista" Arsenio Garcia Davila, con il quale andò alla sfilata del 1° Maggio 2004 (dove fu decorato): poi il 18 maggio tornò a Venezia dove fu festeggiato nel suo 80° compleanno dai Circoli di Italia-Cuba del Veneto, da diverse organizzazioni amiche di Cuba, e dall'ANPI.

Per il suo 81° compleanno, nel 2005, è stato ospite a Firenze della Fondazione Italiana Ernesto Guevara. Per l' 82° compleanno, nel 2006 a Bologna, divenne socio onorario del locale circolo dell'Ass-Italia-Cuba.

Nel 2006 si è recato spesso a Cuba, per partecipare alle celebrazioni del 50° del Desembarco del Granma.

Nel 2007 a Cuba, "Mundo Latino" ha presentato un dvd sul tema: "Gino: dalla Resistenza alla Revolución".

Gino Donè Paro è morto in un ospedale della Provincia di Venezia la sera de 22 marzo 2008 all’età di 83 anni...




Questa stessa pagina sarà riprodotta nelle Corrispondenze conclusive del mese di marzo di Gioia Libre.
Queste, come è conseuetudine, saranno pubblicate nel successivo numero di aggiornamento mensile (aprile 2008).









Pagina inviata da Gioia Minuti
(24 marzo 2008)


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