Cuba

Una identità in movimento


La crisi del capitalismo e le controtendenze possibili viste dall'Avana. Report della Delegazione della Rete dei Comunisti a Cuba

Rete dei Comunisti


Confermando una relazione ormai consolidata da anni, anche quest'anno una delegazione della Rete dei Comunisti e della redazione di "Nuestra América", si è recata a Cuba dove ha svolto una serie di attività politiche, culturali, sindacali.

Il Partito Comunista Cubano, ha accolto la delegazione rinnovando i vincoli di amicizia e fratellanza. Ci sono stati una serie di interessanti incontri ufficiali, in particolare con il responsabile esteri per l'Europa e con il vicesegretario delle relazioni internazionali del Comitato Centrale.

È stata una utile occasione di interscambio, non solo per quanto riguarda l' attività politica che svolge la Rete dei Comunisti in Italia, ma anche per tracciare un quadro generale sulla situazione politica nazionale ed europea. I compagni del Comitato Centrale del PC Cubano hanno riferito sulla fase politica e socio-economica interna a Cuba, sulle relazioni e la situazione politico e sociale in America Latina, in particolare dei paesi dell'alleanza dell'ALBA.

È stata analizzata la crisi economica internazionale che sta piegando le ginocchia a colossi dell'economia capitalista come Stati Uniti, Germania, Francia, rendendosi conto di quanto sia drammatica la ricaduta in paesi cosiddetti in Via di Sviluppo come Cuba, che inoltre è stretta da un blocco che da più di 50 anni continua a non permettere uno sviluppo autodeterminato del paese.

Con i compagni del Comitato centrale abbiamo discusso anche delle scelte che dovranno essere intraprese nei prossimi mesi proprio per cercare di temperare o rendere meno dura per il paese la ricaduta della crisi sul piano generale dell'economia.

Gli incontri politici sono stati sviluppati, trattando gli stessi temi politici, sociali, economici generali, sia interni che internazionali e specifiche tematiche settoriali, anche con i dirigenti della Segreteria Nazionale della CTC (la Confederazione dei Lavoratori di Cuba).

Ci sono stati inoltre incontri con molti compagni che svolgono un ruolo di spicco a livello ministeriale,di governo, ma anche di partito. Tra gli altri abbiamo avuto incontri molto interessanti con il Ministro della Cultura Abel Prieto e il Ministro dell'Educazione Superiore, che sono anche membri del Bureau Politico. Un interscambio fitto in cui si è ragionato sul ruolo dell'educazione superiore, dell'università, il ruolo pubblico della cultura proprio come idea portante della fase di transizione al socialismo che vive Cuba e che vivono i paesi dell'ALBA; cioè del come la cultura dei popoli, la cultura autodeterminata, la cultura del socialismo, del, per e nel XXI secolo, possa svolgere una funzione di argine e di controffensiva, di rivoluzione reale e attuale, rispetto alla crisi del capitale.

Una crisi riconosciuta in tutti gli incontri con i compagni del Partito Comunista Cubano, come crisi sistemica, cioè una crisi economica e finanziaria che si evidenzia anche come crisi non solo ambientale, non solo alimentare, non solo di carattere energetico, ma anche come crisi ideologica e etica. E' quindi fondamentale una ripresa forte della cultura di classe, una ripresa forte dell'iniziativa culturale socialista, cioè una pianificazione socio-economica che metta al primo punto anche il ruolo dell'educazione superiore. Si è valorizzato il ruolo della cultura come strumento di rilancio che può avvenire in maniera diversificata nei vari paesi dell'ALBA.

Un altro incontro particolarmente importante è stato con il compagno Osvaldo Martínez, uno dei più grandi economisti cubani che dirige il Centro di Ricerca sull'Economia Mondiale, e che ricopre il ruolo importantissimo di Presidente della Commissione Economia e Sviluppo dell'Assemblea Nazionale del Parlamento cubano. Martínez, tra l'altro ci ha riconfermato la piena disponibilità a partecipare in Italia a nostri prossimi incontri sulle tematiche della crisi e delle politiche economiche della transizione. Importante rilevare anche gli incontri con José Luis Rodríguez che è stato Ministro dell'Economia per 16 anni fino a pochi mesi fa.

Inevitabilmente nella discussione hanno assunto sempre rilevanza i problemi economici e finanziari internazionali e le ricadute immediate in un paese come Cuba, soprattutto su quali siano i provvedimenti auspicabili per il prossimo futuro e su quali possono essere anche gli interscambi nella prospettiva delle relazioni economiche internazionali, sottolineando in questo l'importanza della solidarietà da parte di forze politiche e organizzazioni culturali amiche, come è in questi anni è stata la Rete dei Comunisti.

In tutti gli incontri è stata sottolineata molto positivamente per le prospettive della transizione socialista, la nuova ondata di vittorie di forze progressiste, democratiche, rivoluzionarie al potere in America Latina a partire dai primi anni del 2000, un processo questo che ha rimesso Cuba in una dimensione di forti e costruttive relazioni internazionali diversificate; prima con il Venezuela con cui si sono intessuti dei rapporti solidi e poi con la Bolivia, con l'Ecuador, con il Nicaragua.

È continuato certamente un ottimo rapporto con la Cina, il Vietnam, la Russia e vari altri paesi, ma soprattutto si deve sottolineare l'avvento dell'ALBA che prima veniva considerata l'Alternativa Bolivariana, e poi da giugno scorso si è trasformato in Alleanza Bolivariana per i popoli di Nuestra América rafforzando la sua natura anticapitalista per il Socialismo del XXI Secolo.

Tali relazioni internazionali si rivelano di una importanza cruciale per superare le difficoltà economiche che Cuba vive con un blocco sempre più esasperante, dato questo che conferma la constatazione di come l'amministrazione del presidente Obama non abbia assolutamente cambiato nulla rispetto alla fase precedente.

La nostra delegazione ha ribadito che continuerà a promuovere, organizzare e appoggiare ogni tipo di iniziativa politica antimperialista che richieda l'immediata fine del blocco e l'incondizionata libertà dei 5 rivoluzionari cubani, difendendo il processo rivoluzionario autodeterminato di un paese come Cuba il quale, nonostante un blocco sempre più restrittivo e con la crisi internazionale, sta portando avanti una resistenza decisamente eroica; una resistenza e difesa del socialismo a cui partecipano il popolo e il governo di Cuba diretti da un forte e dinamico Partito Comunista.

    Febbraio 2010

    La Rete dei Comunisti









Pagina inviata da Luciano Vasapollo
(3 marzo 2010)


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