Cuba

Una identità in movimento

Amelia Pelaéz

Francesco Vespoli



PecesNata a Yaguajay, Villa Clara nel 1896. Nel 1915 la sua famiglia si trasferì a La Habana ed Amelia iniziò i suoi studi artistici nell'Accademia di San Alessandro, facendo la sua prima esposizione nel 1924 assieme a Maria Pepa Lamarque. Nel 1927 viaggiò in Europa, stabilendosi a Parigi con brevi permanenze ed esposizioni in Italia, Spagna, Germania, Ungheria e Cecoslovacchia. A Parigi frequentò i corsi di disegno nel "Grand Chaumiere" e frequentò la "Ecole Nationale Superieure de Beaux Arts" e la "Ecole du Louvre".

Nel 1931 iniziò a studiare la pittura russa nello studio di Alexandra Exter. Tenne una esposizione alla Zak Gallery di Parigi nel 1933, presentata da Francis de Miomandre: figure femminili, paesaggi pieni di vita riassumono vari anni di lavoro e mostrano una varietà di direzioni attraverso le quali è messa in rilievo la sua esperienza europea. Nel 1934 ritornò a Cuba e organizzò una esposizione presso la sua casa, dedicata a due anni di lavoro e partecipando attivamente al movimento dei giovani artisti cubani. Nel 1935 al Liceo de La Habana espose una selezione di 24 opere portate da Parigi e nel 1936 iniziò la preparazione di opere con fiori e frutti ove introduce elementi ornamentali dell'architettura coloniale cubana.

Nel 1940 partecipò ad una importante esposizione collettiva alla Università de La Habana, presentata da José Lezama Lima.

Il suo personale stile cominciò ad emergere agli inizi del 1940, quando iniziò ad incorporare tutti gli elementi morfologici e iconografici presi dall'architettura creola, dando così un movimento diverso ai suoi lavori.

Las dos hermanas

Con la ceramica iniziò a lavorare nel 1950, nel laboratorio sperimentale di Santiago de Las Vegas. Fino al 1962 la ceramica ebbe un ruolo preponderante nella sua attività artistica, e con le sue opere partecipò alla Biennale di San Paolo (1951 e 1957) e Venezia (1952). Nel 1958 è stata nominata membro onorario della giuria internazionale della prima Biennale Interamericana di pittura e disegno a Città del Messico.

Nella sua carriera ha realizzato diversi murales: tra i più importanti quelli nella "Escuela Normal para Maestros" in Santa Clara e nella scuola "José Miguel Gomez" a La Habana (1937); il palazzo "Esso" a La Habana (1951); il murales esterno in ceramica per il "Tribunal de Cuentos", oggi Ministero degli affari interni de La Habana; un murales nella cappella dei Salesiani ed un grande murales di frutta tropicale come decorazione dell'hotel "Habana Libre" nel 1957. L'ultima esposizione personale l'ha tenuta nella Galleria de La Habana nel 1964 con la presentazione del testo di José Lezama Lima. Morì a La Habana nel 1968.


Testo tratto da FRANCESCO VESPOLI, Incontri cubani. Personaggi e interpreti della cultura di oggi (Calimera, Essenziale, 1998, pp. 146-147)


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