Cuba

Una identità in movimento


Lettera a Piero Sansonetti

Primo Ilario Soravia


Caro Piero Sansonetti, ho letto e riletto il tuo articolo su liberazione di oggi, 2 giugno, a proposito delle proteste che sono arrivate in redazione per gli indecenti articoli della sig. Nocioni. L'ho letto e riletto, e c'è qualcosa che non mi convince, proverò a spiegarla. Innanzi tutto il titolo: Ci scrivono i lettori, troppi sarcasmi su Cuba.

Trasecolo, quello che si evince dai pochi interventi pubblicati, non è per il tono sarcastico della Nocioni, piuttosto sono giustamente contro il contenuto insultante di quella pagina. Chiariamoci, tu fai bene a difendere i tuoi giornalisti, se lo sono giornalisti, però non puoi ridurre tutto a una incomprensione del sarcasmo nocioniano, perchè non è così e lo sai bene. Dovresti rispettare i tuoi lettori, e io sono tra questi.

Vedi quando dici che Cuba è in contro tendenza rispetto al risveglio dell'America Latina, dici una grossissima stupidaggine e lo sai. Cuba, la sua Rivoluzione, è la protagonista del risveglio dell'America Latina, e non lo dico solo io, lo affermano proprio loro, i venezuelani, boliviani, equadoregni ecc. ecc.

Guarda, io ero a Cuba per il XIII incontro di cooperazione internazionale e, visitando la Escuela Latino Americana di Medicina della Havana, ho assistito a una cosa bellissima, commovente, le madri, i padri, degli studenti latino americani, di tutta l'America Latina, erano lì in quell'occasione per ringraziare Cuba per avere dato ai loro figli l' opportunità di diventare medici, a completo carico dello Stato Cubano, nei paesi di origine non avrebbero avuto questa opportunità, visto che le loro condizioni economiche, e non solo, non lo avrebbero consentito.

La primavera Americana è tale, perchè Cuba esiste, ha resistito tutti questi anni alla aggressione norfamericana, ha dato loro speranza di riscatto, altro che controtendenza, altro che esaurimento della spinta propulsiva della Revolucion, Cuba è alla testa della Rinascita del Continente desaparecido.

Vedi, Piero, cosa vuoi dire che non esiste nessun modello di società che prescinda dalle elezioni e dai diritti individuali?

Forse che il diritto all'istruzione, alla salute, alla casa, alla alimentazione, checche ne dica la signora Nocioni, al lavoro ecc. non fanno parte dei diritti fondamentali? sono secondari rispetto alla libertà di stampa, compresa la liberta d'insulto come è stata la pagina su

Cuba e gli articoli sul Venezuela?

Forse l'importante è votare?

Allora il Guatemala, la Colombia, il Salvador, l'Irak democratizzato come sappiamo, sono i nostri modelli di riferimento? Li si vota, pure con democratici trucchi e brogli, ci sono un sacco di giornali e la popolazione si sposta, in genere per sfuggire alla repressione e ai bombardamenti democratici.

Pensavo, con una mentalità sicuramente antiquata, novecentesca, che la Sinistra, e noi Comunisti, avessimo come centralità il soddisfacimento dei bisogni sociali, innanzi tutto, individuali socializzandoli, invece mi dici che nel nuovo secolo basta votare. Sarò rimasto indietro, ma preferisco il mio convincimento novecentesco alla mera crocetta su una scheda elettorale.

Per tua informazione, comunque, a Cuba si vota e gli eletti, udite udite, devono rendere conto ai propri elettori che non solo li eleggono ma li candidano e li revocano anche prima della scadenza del mandato. Non è democrazia, questa?

Un'ultima cosa, tanto anche questa mia seguirà la sorte di tutte le altre che ho scritto al mio giornale, sono sempre più convinto di avere due occhi due orecchie e una bocca sola, cioè, prima di emettere sentenze su qualsiasi evento riguardi la mia militanza politica, mi faccio una domanda:

Io, da quando ho iniziato a fare politica attiva, nel lontano 67, appena 16enne, cosa ho realizzato, o ho contribuito a realizzare? ho conquistato il diritto allo studio gratuito per tutti sino all'università? Alla Sanità, alla casa, alla tutela dell'infanzia e della adolescenza, dell'anziano, alla vera parità tra i sessi, tra le razze, alla dignità dell' essere umano, al futuro e via discorrendo. Mi chiedo, quanto di tutto cio ho realizzato?

Poi guardo Cuba e, Piero, che ti piaccia o no, quello è il mio modello, come lo è per l'America Reaparecida e per quella che ancora non lo è ma lotta per esserlo.

    Primo Ilario Soravia
    Gruppo Consiliare PRC
    Persiceto (BO)



Pagina inviata da Gianfranco Ginestri
(3 giugno 2007)


Cuba. Una identità in movimento

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