Cuba

Una identità in movimento


Democrazia? Cuba s'ispira ai principi di Martí

Gioia Minuti


Democrazia esiste solo in un paese dove il governo risolve e garantisce le necessità primarie di tutti i suoi cittadini, nessuno escluso...

Dove le case non si comprano e non si vendono, perché non devono esistere gli speculatori che sfruttano chi è più povero.

Dove non si vedono i poveri sui gradini delle chiese, i barboni, i vu cumprà e gli immigranti che fanno lavori duri e mal pagati che altri più ricchi non vogliono fare.

Dove non si vedono i malati di SIDA soli, terribili creature abbandonate a se stesse come i drogati, che non vengono considerati nemmeno dei malati ma solo dei tossico dipendenti, cacciati quasi sempre dalle famiglie e dalla società.

Dove si lavora per uno sviluppo integrale dell'intelligenza e delle capacità di tutti i cittadini, nessuno escluso, sottolineando le loro vocazioni in ogni settore in scuole speciali; seguendo lo sviluppo dei bambini da prima della nascita, nessuno escluso.

Dove il colore della pelle o la fascia sociale non hanno la minima importanza, dove il modo di vestire non conta, anche se tutti sono vestiti molto decentemente perché hanno sviluppato il gusto dell'eleganza.

Dove tutti hanno il diritto di studiare raggiungendo i livelli più alti o lavorare scegliendo la propria carriera.

Dove fare politica significa comportarsi come il cittadino migliore, dove per essere eletti si deve semplicemente meritare l'approvazione degli altri cittadini: niente campagna elettorale e niente promesso e premi ad elezioni avvenute, ma semplicemente tutta la dedizione per il benessere della popolazione.

Democrazia esiste dove il governo lavora per migliorare la condizione di vita di tutti i cittadini, nessuno escluso sottolineando l'importanza dell'educazione, pensando alla loro salvaguardia nei casi di disastri naturali, alla loro salute nell'alimentazione, dare loro acqua, luce e mezzi moderni in ogni luogo, anche il più isolato.

Democrazia è saper ascoltare i criteri, le lamentele, le proposte di tutti coloro che hanno qualcosa da dire, permettere ad ognuno di partecipare alle decisioni nazionali, dalle scuole e dai posti di lavoro o dalle organizzazioni di massa.

Democrazia esiste dove un governo garantisce agli anziani cibo, casa, cure mediche, ricreazione, studio, partecipazione, con tutto il rispetto dovuto a chi ha vissuto tanti anni, con molto affetto.

Democrazia è condividere quello che c'è tra la popolazione perché tutti abbiano un sostento sicuro.

Democrazia è garantire la salute dei bambini con tredici vaccinazioni alla nascita, disporre di scuole speciali per chi ha problemi o handicap, con insegnanti di alto livello.

Democrazia è mandare i propri specialisti nel mondo, regalare le proprie risorse migliori a chi le necessita, non mercificare l'uomo e la sua intelligenza, insegnare, diffondere l'internazionalismo, essere generosi, fraterni.

Democrazia è non temere per la propria vecchiaia, non temere un attacco della polizia se si rivendica un diritto, non temere che i tuoi figli non riceveranno cure se malati, non temere che divengano oggetti sessuali, non temere di vederli lavorare nei campi come schiavi, o sniffare benzina o emigrare per sfuggire alla miseria ed essere uccisi.

Democrazia è saper rispettare e non essere mai aggressivi, non conoscere la triste realtà del "mors tua vita mea".

Democrazia sono i sorrisi delle persone, l'amabilità, la cortesia, dare aiuto a chi lo necessita senza chiedere niente in cambio, insegnare tutto quello che si sa senza lucro ma per la soddisfazione di condividere il sapere...

Democrazia è non avere fame, non avere sete di acqua potabile, avere un luogo dove vivere, avere medicinali e cure se necessario, saper leggere e scrivere e poter studiare, crescere in un ambiente senza violenza, senza paura, che insegna il rispetto e la cortesia, l'amore per gli altri.

Democrazia esiste dove il governo si preoccupa di formare le coscienze dei cittadini con l'educazione e non con le misure restrittive.

A Cuba c'è democrazia: una democrazia che permette in tutta libertà di pensare, parlare e fare. Non è vero che non c'è dibattito politico anzi, basta partecipare a una riunione con i delegati per sentire le critiche, le proteste a volte, i suggerimenti, sempre con tendenze positive però perché nulla è più inutile e sciocco di un attacco a vuoto di contenuti.

Chi apporta, a Cuba, diviene guida del popolo, delegato o deputato, eletto direttamente con voto segreto.

Ogni decisione importante a Cuba diviene vigente dopo che è stata discussa e dibattuta a livello popolare capillarmente.

Chi a Cuba viene recluso e falsamente definito all'estero "prigioniero politico o dissidente", semplicemente merita la condanna perché è un mercenario al soldo di un nemico crudele che sta cercando di distruggere da mezzo secolo la costruzione di una società sicuramente diversa e migliore.

Certo chi nel mondo ha privilegi non li vuole perdere e questo spiega gli attacchi alla democrazia cubana: chi ha troppo scaglia frecce incendiarie contro la giustizia e l'equità, la divisione dei beni e delle risorse ...

Sono quelle persone che danno ai miseri solo quello che non serve più, come un osso al cane, dopo aver rubato per secoli il meglio dai continenti, uomini e cose.

L'ottusità di fronte alla realtà del mondo di oggi, la realtà di Cuba, leader dell'integrazione latino - americana e faro di una società diversa per le popolazioni schiavizzate e impoverite nei secoli, amica dei diseredati, spada al fianco dei popoli che hanno lottato per l'indipendenza, si spiega da sola se si ascoltano i desideri e i reclami delle popolazioni in molte nazioni dove i diritti vengono calpestati per mantenere l'egemonia di un piccolo numero di poderosi.

I falsi compagni piccolo borghesi attaccati al denaro, al potere e alle loro poltrone possono solo cercare, senza risultati, di denigrare Cuba nella loro piccineria... i loro valori si scrivono solo con il simbolo del dollaro...

Cuba è uno stato di diritto, retto da una Costituzione approvata tramite referendum il 15 febbraio 1976, con voto libero, segreto e diretto.

Come stabilisce la Costituzione cubana, le elezioni si svolgono ogni due anni e mezzo a livello municipale e ogni cinque anni a livello provinciale (le nostre regionali) e nazionale.

Il Partito Comunista di Cuba non partecipa alle elezioni e non propone candidati.

Un ultimo particolare: il governo di Cuba garantisce tutti i servizi di educazione e salute gratis a tutti i cittadini, nessuno escluso... anche ai mercenari.




Pagina inviata da Gioia Minuti
(15 agosto 2007)


Cuba. Una identità in movimento

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