Cuba

Una identità in movimento


Per non dimenticare mai

Gioia Minuti


Sono passati già undici anni dall'uccisione di Fabio di Celmo, un giovane pieno di vita e di entusiasmo, intelligente, capace e buono, ammazzato da un mercenario che poneva bombe negli alberghi cubani per pochi dollari.

Fabio era nel lobby dell'hotel Copacabana e una terribile scheggia di metallo gli recise un'arteria gli recise la vita.

Il mandante dell'orrendo delitto dichiarò che: "Fabio si trovava nel posto sbagliato e nel momento sbagliato", ma questo non gli impediva di dormire come un bambino...

Posada Carriles, il mostro dell'America Latina, liberato in cambio di favori dall'ex presidentessa di Panama, Mireya Moscoso, è libero a Miami, frequenta persone indegene come lui stesso che hanno trascorso la vita a uccidere, a torturare, truffare, rubare, minacciare... e sono tutti liberi negli Stati Uniti.

Il presidente degli USA, Barack Obama, dovrebbe far rispettare la giustizia, in nome della guerra al terrorismo, far rinchiudere per sempre il mostro Posada Carriles e i suoi soci, e liberare i Cinque Patrioti cubani.

L'umanità gli chiede e si aspetta questo gesto.

Che non ci deluda...


    Lontano da Genova

      Fabio Di CelmoLontano da Genova, a sud dell'orizzonte,
      Non lo si sospettava né pensava,
      il vento freddo del nord scoccò quel dardo
      avvelenato, compiendo la missione
      fatale, quel suo impegno.
      Lontano dalla terra di quei tuoi primi passi
      La morte assurda ti levò tra le braccia
      Rubando i tuoi sospiri e il tuo sorriso,
      brutale e urgente.
      Cieca di fretta.
      Dormi,
      in quel giardino dove riposa la ragione
      di tutto quello che impedisce di smarrirti
      sotto polverose rovine di un finale
      senza più storia
      e con la stessa gloria
      di un fiore alla parete
      Torna
      con il tuo azzurro sorriso a camminare
      burlando l'odio messaggero di una morte
      che ti ha portato via
      senza poter celare
      la meraviglia
      di un seme che cercava la luce
      vitale.
      Lontano da Genova
      e a sud dell'orizzonte
      senza sospetti e senza pensarlo
      scoccò il suo dardo mortale il vento gelido
      che non sapeva di farti divenire
      il guardiano del sole.






      Pagina inviata da Gioia Minuti
      (5 settembre 2009)


Cuba. Una identità in movimento

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